Sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva è una decisione importante, che richiede attenzione e consapevolezza. Prima di affrontare l’operazione, è naturale avere molte domande e dubbi sul procedimento, i tempi di recupero e i possibili effetti collaterali. In questo articolo, risponderemo alle domande più comuni riguardanti l’aumento del seno, per aiutarti a prendere una decisione informata e serena.
La mastoplastica additiva aumenta il rischio di cancro al seno?
No, non esistono studi che dimostrino un collegamento tra la mastoplastica additiva e un aumento del rischio di sviluppare il cancro al seno. La sicurezza delle protesi moderne è garantita da numerose ricerche e controlli sanitari.
Quanto devo aspettare dopo una gravidanza per rifarmi il seno?
Dopo la gravidanza e l’allattamento, è necessario attendere almeno tre mesi prima di sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva. Questo periodo è essenziale per permettere al corpo di tornare a uno stato di normalità, e deve essere preceduto da un’ecografia che confermi la fine della montata lattea.
Posso allattare col seno rifatto?
Sì, è possibile allattare anche dopo aver subito un intervento di mastoplastica additiva, indipendentemente dalla tecnica utilizzata. Le protesi, siano esse sotto ghiandolari o sottomuscolari, non interferiscono con la funzionalità del seno durante l’allattamento.
Al tatto si sente che è un seno rifatto?
No. Le protesi di nuova generazione, realizzate con gel coesivo, sono studiate per essere ergonomiche e termostabili, il che significa che si adattano alla forma del corpo e alla temperatura, rendendo il seno naturale al tatto.
Quanto tempo dovrò aspettare per guidare, allenarmi e lavorare dopo l’operazione?
Il tempo di recupero dipende dal tipo di intervento. Se le protesi vengono impiantate sotto la ghiandola, è consigliato rispettare 5-7 giorni di riposo assoluto. Nel caso di impianti sottomuscolari, il riposo va prolungato a 15-20 giorni, prima di riprendere le normali attività.
La sensibilità del seno cambia dopo l’intervento?
Di norma, la sensibilità del seno non cambia. Tuttavia, nella sede dell’incisione (areola, solco mammario o ascella) potrebbero verificarsi alterazioni temporanee della sensibilità, che di solito si risolvono con il tempo.
Le protesi sono per sempre o dovrò sottopormi ad altri interventi in futuro?
Le protesi di nuova generazione non hanno una scadenza prestabilita come quelle delle generazioni precedenti, che duravano 10-15 anni. Tuttavia, la durata dipende dal metabolismo, dallo stile di vita e da eventuali traumi. Non è garantito che durino per tutta la vita, per cui è fondamentale sottoporsi a un’ecografia annuale per monitorarne lo stato.
Cosa succede se col nuovo seno non mi piaccio?
È raro che accada, ma se non dovessi essere soddisfatta del risultato, è possibile sostituire o rimuovere le protesi con un ulteriore intervento chirurgico.
Sentirò di avere delle protesi in corpo?
No, le protesi moderne sono progettate per integrarsi perfettamente con il corpo, e non ti daranno la sensazione di avere qualcosa di estraneo al suo interno.
I capezzoli perdono di sensibilità dopo l’intervento?
La perdita di sensibilità dei capezzoli è un evento molto raro, e generalmente è legato a cicatrici patologiche. In condizioni normali, la sensibilità del capezzolo rimane intatta.
Come faccio a scegliere la taglia giusta per me?
La scelta della taglia ideale avviene tramite un consulto accurato con un professionista esperto. Misurazioni precise dell’anatomia e delle proporzioni del corpo, basate su parametri numerici specifici, sono fondamentali per ottenere un risultato armonioso e naturale.