Perché il lipolifting del viso è meglio della bichectomia
Qualche settimana fa, la bichectomia è balzata in cima ai trend di Google per via di alcune foto di Liam Payne. L’ex One Direction ha calcato il red carpet “sconvolgendo” tutti. Il motivo? Un aspetto profondamente diverso da quello usuale. Alla base del cambiamento vi è la bichectomia, un intervento di chirurgia plastica che restringe la parte medio-inferiore del viso. Per farlo, va a rimuovere la bolla di Bichat, il grasso buccale delle guance, chiamato anche “pallottola”.
Per la verità, la bichectomia non viene utilizzata più così spesso. Al suo posto si tende a effettuare il lipolifting del viso, mediante cui si va a prelevare il tessuto adiposo in eccesso ottenendo un effetto di “skin tightening”.
Bichectomia, una tecnica superata
La bichectomia consiste nella rimozione del grasso buccale, il tessuto adiposo contenuto nella guancia, tra il muscolo massetere e il muscolo buccinatore. Togliendo questa parte, gli zigomi risultano più prominenti, la mascella si definisce e si ottiene un aspetto molto più scolpito e strutturato.
La bichectomia viene prevalentemente svolta tra i 20 e i 30 anni: con l’avanzare dell’età, il grasso facciale si perde naturalmente, e la bichectomia potrebbe enfatizzare il processo di invecchiamento, oltre a causare un post operatorio decisamente impegnativo. Si tratta infatti di un intervento invasivo, con tagli interni alla bocca, un certo rischio di infezioni e un risultato artificioso (veniva utilizzata soprattutto negli anni Settanta, quando tra le modelle e le celebrità andava di moda il viso scavato).
Oggi, al suo posto viene eseguito il lipolifting del viso.
Lipolifting del viso, in cosa consiste
Per ottenere un aspetto più giovane, oggi i chirurghi eseguono con successo il lipolifting del viso e del collo. Con tale operazione, si contrastano gli effetti dell’invecchiamento nelle aree del mento e della mascella, e si eliminano inestetismi quali il collo di tacchino e il doppio mento. Sebbene a volte venga chiamata liposuzione, tale procedura è piuttosto una liposcultura, che comporta la rimozione e il rimodellamento “artistico” dei depositi di grasso e il rassodamento della pelle.
A differenza della bichectomia, il lipolifting è un intervento di chirurgia estetica minimamente invasivo, che prevede l’inserimento di una cannula ultrasottile sotto la superficie della pelle. La cannula rimuove eventuali depositi di grasso e avvia un processo di rimodellamento cutaneo, che permette un rassodamento notevole. Il vantaggio è che i risultati si ottengono levigando il collo e la mascella senza rimuovere la pelle, e senza una procedura di sollevamento. Ottenendo uno svuotamento completo su tutto il volto e non solo su una zona, il viso diventa così più armonico.
Realizzato in day hospital, il lipolifting del viso dura circa un’ora e viene eseguito in sedazione. Gli effetti collaterali più comuni includono intorpidimento, formicolio, lividi, gonfiore, una raccolta di liquido sotto la pelle e un po’ di fastidio, ma nel giro di pochi giorni tutto rientra. In genere è possibile tornare alle normali attività entro 1 o 2 settimane.
La durata del lipolifting del viso è di circa 5 anni, se la pelle ha una buona elasticità e se non si dimagrisce o ingrassa molto in modo repentino.